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Le web agency annunciano il ritorno dei post statici

Le web agency annunciano il ritorno dei post statici

Post statici o dinamici? Nel 2023 le web agency sembrano dare una chance anche ai primi. Almeno per quanto riguarda i social più usati. Ma questo non vuol dire che il video è passato di moda. Anzi. Un video ben fatto resterà sempre un ottimo amo per fare conoscere la nostra azienda e i nostri prodotti e servizi. Diciamo semplicemente che i post statici stanno recuperando terreno.

Ma a cosa è legata questa inversione di marcia?

Non è semplice dare una risposta univoca a questa domanda. Le tendenze vanno e vengono. E dal 2020, quando sono stati introdotti i video brevi di Tik Tok e i Reels, sono passati già tre anni! A quanto pare, adesso la loro efficacia si è livellata con quella dei post “immagine”.

Ma bando alle chiacchiere, giungiamo al punto e raccogliamo un po’ di informazioni utili per le tasche di una Piccola Impresa. Sempre che tu abbia deciso di rivolgerti ai social per guadagnare nuovi clienti ed aumentare le tue vendite.

Partiamo dalle basi ed analizziamo i due tipi di formati e quando è utile usarli.

Che cos’è un post statico?

Quando parliamo di post statico ci riferiamo ad un qualsiasi tipo di post che presenti un testo ed un’immagine “ferma”, non in movimento. Quindi una grafica, una fotografia, un meme, una infografica, persino uno screenshot.

Questi appena elencati sono i formati, in fatto di engagement, privilegiati dagli utenti nel 2023. A dirlo sono le statistiche.

I meme, ad esempio, sono ottimi per promuovere il proprio brand aziendale con un approccio differente. Perché dobbiamo essere per forza seriosi? A volte anche essere divertenti funziona. E non sono poche le realtà che hanno fatto utilizzo di una comunicazione ironica e divertente per colpire, per restare impressi nella mente dei propri clienti. Ciò che conta è non esagerare. Programmare i post di tipo ironico che si intende pubblicare, seguendo una vera – e precisa – tabella di marcia. Questo per fare in modo di non stancare chi ci legge: potremmo ottenere l’effetto contrario a quello che desideriamo.

Ed i meme sono comodi da realizzare, perché sono i post di riciclaggio per eccellenza. Il meme marketing infatti prevede una grafica strutturata a partire da un’immagine già vista, sulla quale viene fatta ironia con una o due righe di testo. Ed una stessa immagine, in genere, viene usata da più creators.

Ovviamente non si deve essere per forza ironici o divertenti. Sortiscono effetto anche infografiche che mostrano dati interessanti, statistiche, informazioni su argomenti ritenuti importanti da un certo tipo di target (quello a cui mira la nostra azienda).

E si può colpire il pubblico anche con una fotografia emozionante, che crei empatia, che non passa inosservata da chi sta dando una scorsa alla propria home.

Quindi, sintetizzando, ogni imprenditore (meglio se accompagnato da un esperto di marketing o da una web agency), deve studiare a tavolino il proprio piano editoriale ed i formati che vuole utilizzare per promuovere i propri prodotti e servizi. E’ dunque consigliato strutturare un vero e proprio planning aziendale che studi e detti le uscite dei vari post settimanali – numero e tipologie di post previsti. E questo planning deve ovviamente essere in linea e strettamente intrecciato con le fasi del funnel di vendita aziendale.

Ora che abbiamo fatto una panoramica rapida ma abbastanza accurata su quelli che sono i tipi di post statici a cui rifarsi per aumentare l’engagement della vostra Piccola Impresa, vogliamo porre la lente d’ingrandimento sui video. I post dinamici per eccellenza che l’hanno fatta finora da padrone sui social network.

I video: non vanno più usati? 

Il video è un formato oggettivamente sempre molto utile ed accattivante, soprattutto nella fase di presentazione di un’azienda – facciamo riferimento allo step di awareness di un qualsiasi funnel di vendita. Quindi nel momento in cui un’azienda deve farsi conoscere dai suoi potenziali clienti, per coinvolgerli nel suo funnel di vendita.

Poi nelle fasi successive si possono usare anche ad altri formati, come il carosello (anche questo appartiene ai post di tipo “dinamico”), per esempio, perfetto per mostrare agli altri tutti i prodotti e servizi messi a disposizione dall’azienda. Ed in questo modo, magari, guadagnare un punto in più rispetto ai nostri competitor.

Concludendo, anche se abbiamo detto che, in linea di massima, i post dinamici tendono a non essere più i privilegiati in maniera assoluta dai fruitori dei principali social network, questi sono utili e funzionali in determinate fasi e passaggi del funnel di vendita. I video istruttivi, ma anche quelli esplicativi ed educativi, se realizzati con competenza, non saranno sorpassati mai. Perché sono utili e gli utenti sono troppo abituati a farne uso ormai! 

E adesso che conosci la differenza tra post statico e dinamico, le tendenze di mercato e quando conviene utilizzare i formati più diffusi sui social… non ti resta che metterti in moto e creare un piano social per la tua azienda! Buona fortuna!

Se non sei sicuro di sapere come fare, puoi rivolgerti ad una web agency come noi! 

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