
Online sì, ma, secondo Fédération du commerce, l’acquisto in store determina ancora la maggioranza delle vendite. Perché? Sicuramente non per il personale di vendita: solo il 7% la mette al primo posto tra i vantaggi dell’acquisto in store. Tra i vantaggi più citati per l’acquisto all’interno del negozio fisico ci sono la possibilità di testare il prodotto (66%) e la disponibilità immediata dello stesso (62%).
Identikit dell’e-shopper
Comprare online? Un vero “piacere” per quasi 9 italiani su 10. Gli italiani non scelgono il web per una questione meramente economica, ma anche per puro piacere (87%). Resta vero che per la stragrande maggioranza dai nostri connazionali (93%) l’accesso a offerte e prezzi speciali è uno dei vantaggi principali dello shopping online, ma sono ancora di più (95%) quelli che identificano tale vantaggio nel maggior tempo a disposizione per valutare un acquisto. Effettuano acquisti online con lo smartphone (70%) mentre sono impegnati in altre attività (47%) e soprattutto dopo aver letto le opinioni di altri utenti (84%). Il 70% degli italiani acquista via smartphone, l’83% nella fascia dei millennial. Online l’89% degli italiani compra tecnologia (più di noi solo gli indiani). Seguono cultura ed intrattenimento (82%) e subito dopo l’abbigliamento (80%). Alla domanda specifica rispetto alla ragione che li ha spinti a effettuare l’ultimo acquisto online, gli intervistati hanno risposto il prezzo (57%), la mancata disponibilità del prodotto in negozio (16%) e la volontà di non uscire di casa (8%). Il 47% degli acquisti online gli italiani li effettuano svolgendo parallelamente altre attività: principalmente stanno guardando la TV (23%). In Italia si è poi sviluppata una vera e propria recensione-mania. Più di 8 italiani su 10 leggono online opinioni e commenti prima di effettuare l’acquisto e vogliono sapere cosa ne pensano gli altri utenti. L’84% infatti non rinuncia mai a leggere le recensioni altrui, escludendo la Cina (95%), quella dell’Italia è la percentuale più alta tra tutti i Paesi in cui si è svolta l’indagine.
Fatto trend, facciamo trenduno
Che le app siano il futuro del commercio non lo dice il primo sprovveduto che si improvvisa tuttologo su facebook. Bensì Wall Street. I mercati azionari, in particolar modo quello americano, sono sempre alla ricerca di cavalli su cui puntare. Beh cominciamo con il dire che tutti gli iscritti a questa corsa sono app. Da tempo a Wall Street si investe sul web, la piazza d’oltre oceano fu la prima a scommettere sui computer, ora il dito è puntato nettamente sulle app. Dopo il fortissimo interesse di questi ultimi giorni di Google (ed addirittura Disney) su Twitter, è ora maturo il tempo per cui i riflettori vengano puntati su un’altra app, Snapchat. Il popolare servizio di messagistica, soprattutto per smartphone, è pronto a sbarcare in borsa. Secondo fonti del Wall Street Journal, starebbe lavorando ad un Ipo che potrebbe portare il valore della società ad almeno 25 miliardi di dollari. L’obiettivo di Snap Inc, questo il nome della società che ha sede in Venice, California, sarebbe quello di chiudere l’operazione entro il prossimo marzo (2017). Il Wall Street Journal ci informa di un’altra interessantissima prospettiva, snapchat sarebbe la prima di un nutrito gruppo di piccole, ma molto ben valutate societa’ (vedi Uber ed altre aziende, tutte con propria app ovviamente) a sperimentare le movimentate corride in salsa anglosassone, dove al contrario delle tradizionali spagnole, a vincere è quasi sempre “il toro”. Attualmente il valore di Snapchat e’ fissato sui 17,8 miliardi di dollari. Quest’anno le entrate attese sono tra i 250 e i 350 milioni di dollari e le previsioni parlano di almeno 1 miliardo di dollari per il 2017. Nel 2015 le entrate erano di appena 60 milioni di dollari. Quelle che pochissimi anni fa erano infanti start up, sono ora divenute (grazie al trampolino delle app per smartphone) adulti, col fatturato dei giganti dell’economia. Questo non è un trend. Bensì uno tsunami.
Dall’e-shopper all’e-Shapper
Gli tsunami, si sa, portano con se grandi onde che tutto travolgono. Possono spaventare. Le onde però si possono anche cavalcare. L’onda lunga dell’esplosione dell’e-commerce, già evolutosi in m-commerce, non lascia spazio all’immaginazione, offre solo 2 alternative: o si cavalca o si viene travolti. Certo andare all’avventura in mare aperto da soli più che un atto di coraggio può essere considerata un’imprudenza. Ma restare in porto, come detto, allungherebbe solo l’attesa dello tsunami. Cosa fare allora? Prolution non è l’azienda che lascia naufragare le pmi italiane. Abbiamo creato la soluzione ideale. Shapper! Una innovazione in un universo, quello delle app, che è di gran lunga il più innovativo. Una app che, non solo, permette di acquistare qualsiasi prodotto, ricevendolo a domicilio entro 29 minuti, ma addirittura di prenotare ogni servizio si voglia, direttamente dal proprio smartphone, comodamente e velocemente (9 secondi). In molti articoli di questo blog è ben evidenziato il concetto che ormai tutti comprano on line e tutti comprano da smartphone. Cosa aspetti ad entrare in Shapper? Cavalca l’onda ed accelera il tuo business, o attendi lo tsunami.