
LA REGOLA DELLE 5 W
E’ ormai assodato l’impetuoso trend di crescita del mondo delle App e del mobile marketing, quindi la domanda sorge spontanea, quante imprese l’anno capito davvero? Poche. Secondo uno studio, nel 2015 il 50% delle imprese ha dichiarato di fare attività di digital marketing, ma, allo stesso tempo, di non avere una strategia precisa, mentre il 16% considera il mobile marketing come attività separata rispetto alle altre strategie di marketing. Prolution, dal canto suo, tiene bene in mente queste dinamiche e apporta continuamente correttivi allo sviluppo degli strumenti di business per adattarli alle situazioni di marketing odierne. Eppure i dispositivi mobile fanno sempre più parte della vita dei consumatori (tra il 2013 e il 2019 si calcola una crescita del traffico dati del 45% ed entro il 2020 il 70% della popolazione mondiale avrà uno smartphone)
WHY
Le imprese non dovrebbero più ignorare questi numeri mentre pianificano le proprie strategie, per diverse ragioni, come ad esempio il fatto che mentre loro indugiano e continuano a considerare il mobile un investimento marginale, aziende più evolute da questo punto di vista, stanno sottraendo loro importanti quote di mercato. In più le persone si aspettano ormai una presenza mobile dei brand (come fu per i siti web negli anni ’90, ora è con le App), quindi non essere presenti e attivi fa perdere un importante canale di comunicazione. Avere un sito ottimizzato per ogni dispositivo è un punto fondamentale nella strategia di mobile marketing. Il 47% delle persone si aspetta che un sito si carichi sul proprio smartphone entro 2 secondi e il 40% tende ad abbandonarlo entro 3 secondi se non si carica correttamente. Inoltre dallo scorso aprile Google ha iniziato a penalizzare nel ranking dei risultati i siti che non sono mobile-friendly (nelle ricerche effettuate sul motore via smartphone), per cui investire è sempre meno una scelta e sempre più una necessità.
WHAT
Il mobile permette di raggiungere le persone nel momento stesso in cui stanno effettuando un acquisto o stanno vivendo una particolare esperienza. Una potenzialità che può essere sfruttata realizzando ad esempio un piano stagionale, che preveda una serie di attività tematizzate in corrispondenza di particolari momenti dell’anno, come Natale, Pasqua, San Valentino e così via, coinvolgendo le persone grazie all’atmosfera del periodo.
WHEN
Da mobile, sempre più persone accedono direttamente alle App, senza passare dal browser. Nel 2015 sono state scaricate 179,628 miliardi di App in tutto il mondo e si stima che nel 2016 saranno 224,801 miliardi. Rispetto ai media tradizionali, il mobile permette di raggiungere i consumatori in qualsiasi momento, visto che ogni persona tiene costantemente a portata di mano (e di sguardo) il proprio smartphone, e in molti modi: messaggi e push notification sono mezzi immediati di contatto, che attirano facilmente l’attenzione dell’utente, si stima infatti che il 99% dei messaggi siano aperti entro 90 secondi dalla loro ricezione.
WHERE
Attraverso Foursquare, Facebook o Google+, ecc, le persone fanno sapere dove si trovano attraverso i loro smartphone. Molti brand hanno iniziato a sfruttare questa possibilità come strumento di marketing. La campagna realizzata in Austria da Nokia, ad esempio, invitava le persone a registrarsi presso i punti vendita locali tramite Foursquare, regalando in cambio un paio d’occhiali. Le persone che condividevano sui propri profili social una foto indossando questi occhiali, partecipavano all’estrazione di un premio. Il risultato dell’operazione è stato un incremento delle vendite pari al 71% e il 21% delle discussioni on-line riguardanti Nokia in Austria nel periodo di riferimento è stato generato dalla campagna.
WHO
Quando le persone sono sul punto vendita, la comunicazione del marketing tradizionale si ferma a strumenti statici, come totem e manifesti. Nel momento in cui il mobile entra a far parte della strategia, si aprono nuovi orizzonti: diventa possibile comunicare in tempo reale con le persone che si interessano a un particolare articolo, o cercano una promozione, inviando loro una push notification, oppure invitandoli all’interazione tramite i QR code inseriti accanto ai prodotti. Il cliente scansiona il codice con il suo smartphone e accede immediatamente alla pagina web del brand o a una landing page con una promozione speciale. Ma attenzione: integrare non vuol dire replicare le stesse metodologie del marketing tradizionale su mobile. Bisogna comprendere che si tratta di un mezzo specifico con caratteristiche proprie, molto più diretto, pervasivo e predisposto all’interazione rispetto ai media convenzionali. Una volta afferrato ciò, si possono scegliere e combinare nel modo migliore tutte le possibilità che il mobile mette a disposizione, certi di comporre una strategia vincente. A questo punto sorgono due interrogativi e quindi due possibili ostacoli all’adozione di una strategia di mobile marketing. I costi da sopportare e la difficoltà nel doversi trovare a gestire, per la prima volta, processi del tutto nuovi e diversi dalle routine con tanta fatica trovate ed adottate.
YOUR BUSINESS…
Nel ruolo di consumatori tutti abbiamo sperimentato la facilità nell’uso di una App per dispositivi mobile. Si visita uno store, si prende visione dei vari cataloghi disponibili, si scaricano le App preferite provandole subito sul dispositivo in possesso e poi, se considerate utili, le si utilizza periodicamente. Il costo di questa operazione è minimo e, in qualche caso, nullo. Ma quanto costano lo sviluppo e la pubblicazione di un’App? I prezzi per applicazioni business, possono diventare molto elevati ed allontanare molte aziende da uno sviluppo in tempi brevi, soprattutto se non esiste ancora alcun progetto definito. Il costo medio dello sviluppo di una App si aggira intorno ai 15.000 euro. Bisogna poi fare attenzione al soggetto a cui si affida lo sviluppo dell’App. Non necessariamente la buona competenza tecnica di uno sviluppatore si traduce automaticamente nella capacità di comprendere le ragioni e gli scopi per cui una azienda ha deciso di investire nello sviluppo di una applicazione mobile. L’interlocutore deve essere in grado di comprendere le molte problematiche legate all’introduzione di una App in una infrastruttura esistente ed alla necessaria integrazione, deve saper tener conto inoltre degli aspetti gestionali ed organizzativi e disporre delle risorse necessarie al supporto dei committenti e degli utilizzatori dell’applicazione. A frenare una diffusione maggiore di App tra le aziende sembrano oggi essere quindi i budget limati dalla crisi in corso, ma anche i costi percepiti relativi allo sviluppo, alla distribuzione ed alla manutenzione delle applicazioni a 360°. In un paese come l’Italia però, dove c’è una delle maggiori concentrazioni di dispositivi mobili al mondo, le aziende non possono permettersi di perdere un canale di comunicazione, marketing e commerciale unico e altamente recettivo come questo!
…IS OUR BUSINESS! UNA SCOMMESSA GIA’ VINTA
Può, e dovrebbe, essere molto utile per un impresa sapere quale sarà il ROI di un suo investimento, per verificare eventuali punti di breakeven. I costi vanno rapportati ai benefici e la valutazione deve essere fatta a partire dall’aumento di produttività, di efficienza nei processi, di soddisfazione degli clienti. Bene. Le prime stime, su realtà che hanno applicato un approccio ROI a progetti di Enterprise Mobility, indicano un incremento della produttività del 25/30%! Un valore che conferma con i fatti, i numeri, il fatturatoquindi, la validità e la convenienza di una scelta di questo tipo. I costi possono essere elevati ma i vantaggi sono ancora maggiori! Lo indicano varie indagini di mercato, come quella condotta dallo Yankee Group che ha evidenziato come le nuove tecnologie mobile permettono di: aumentare il tempo a disposizione dei commerciali nelle attività di vendita sul campo del 28%, eliminare attività ridondanti per il 27%, aumentare la percentuale di chiusura di una trattativa del 26%, ridurre il costo delle attività di vendita per il 25%, aumentare l’accuratezza delle previsioni di vendita del 25%, diminuire del 25% i costi amministrativi, accorciare il ciclo di vendita del 23%!